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Il segmento testuale Del Giudice è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 2Entità Multimediali , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 512

Brano: [...] capo del governo, di Emilio De Bono (direttore generale della Pubblica Sicurezza) e di Giovanni Marinelli, segretario amministrativo del Partito fascista. Nel corso del processo furono evocati le violenze, i ferimenti e gli assassinii di oppositori al fascismo, le sovvenzioni elargite ai sicari, le complicità degli ambienti governativi e del partito al potere. L’istruttoria penale contro la « Ceka » fascista fu coraggiosamente condotta da Mauro Del Giudice, dai magistrati Faggelia e Tancredi, e gli atti relativi occuparono ben 44 volumi. Ma il 19.11.1924 il procuratore generale Crisafulli, per ordine del ministro di Grazia e Giustizia Aldo Oviglio, sì rifiutò di permettere l’unione delle azioni giudiziarie in un unico procedimento. Seguì così una farsa di processo contro il generale De Bono dinanzi al Senato, che finì dopo sei mesi in una bolla di sapone. Tutti gli imputati membri della Ceka del Viminale furono ben presto posti in libertà. D’altra parte erano ormai pronte le « leggi eccezionali »: con la costituzione del Tribunale speciale, il [...]

[...]ola che invoca la libertà... ha avuto finora troppo larga licenza. Il fascismo è stato verso di lui troppo magnanimo, così come fu generoso verso gli altri delinquenti antinazionali che corrispondono ai nomi di Nitti, Albertini, don Sturzo, Modigliani, Serrati, Treves ed altri ».

Citando la deposizione resa dal detenuto Cesare Rossi, già capo di gabinetto di Mussolini alla Presidenza del Consiglio, il giudice istruttore al processo Matteotti, Del Giudice, attesta che Mussolini aveva confessato al Rossi il proposito di organizzare una banda di uomini disposti a tutto, dicen

dogli: « Cesarino, tu devi indicarmi fra i nostri fascisti la persona capace, per coraggio e senza scrupoli, di commettere qualunque cosa gli sarà ordinato di fare, alla quale persona bisognerà dare l’incarico di scegliere tra i fascisti facinorosi altre persone della stessa risma e comporre così una banda, pronta sempre ad agire in qualunque tempo e luogo d’Italia ». Il Rossi gli fece il nome di Amerigo Dumini. « Lo conosco anch'io — disse subito Mussolini,

— è la pe[...]

[...] coraggio e senza scrupoli, di commettere qualunque cosa gli sarà ordinato di fare, alla quale persona bisognerà dare l’incarico di scegliere tra i fascisti facinorosi altre persone della stessa risma e comporre così una banda, pronta sempre ad agire in qualunque tempo e luogo d’Italia ». Il Rossi gli fece il nome di Amerigo Dumini. « Lo conosco anch'io — disse subito Mussolini,

— è la persona adattissima per la bisogna ».

Bibliografia: M. Del Giudice (Procuratore generale della Cassazione), Cronistorie del processo Matteotti, Palermo, 1954; R. Marvasi, Echi del Terrore, Roma, 1946; A. Mi' suri, Ad bestiasi, Roma, 1944; P. Gobetti, Matteotti, Torino, 1924.

F.Ni.

Celetto, Pierino

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Gemona del Friuli (Udine) nel 1924, caduto ad Attimis (Udine) il 29.9.1944.

Studente all'università di Trieste e insegnante alla scuola tecnicoindustriale dì Gemona, partecipò sin dall’8.9.1943 alla Resistenza. Arruolatosi in una formazione partigiana della Brigata « Osoppo », operò all’inizio nella zo[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Del Giudice, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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